Confronto conti online
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Se avete già aperto un conto corrente (tradizionale), probabilmente avrete già vissuto l’esperienza più o meno sconcertante di vedervi addebitare a fine trimestre alcune spese di cui non avevate mai sentito parlare in fase di contrattazione. Purtroppo queste situazioni sono molto frequenti ma, in un contesto di conti online, il consumatore ha sicuramente qualche possibilità di rendere più trasparente la contrattazione.
La cosa importante da fare è richiedere (o trovare nel sito dell’istituto) i seguenti documenti:
1- documento di sintesi, 2- foglio di trasparenza, 3- copia del contratto di sottoscrizione del rapporto. Ognuno di questi documenti contiene: le clausole contrattuali, le condizioni economiche applicate, altre clausole più o meno importanti. Capirete, grazie a queste pagine, che le informazioni presenti in questi documenti sono praticamente sempre le stesse (magari chiamate con nomi diversi) e quindi sarà anche più facile operare un confronto tra i diversi operatori. Vediamo quali sono le più importanti voci elencate.
Commissioni e spese di conto corrente
L’importo delle commissioni e delle spese di conto corrente è decisivo nella scelta della banca su cui aprire il rapporto. Con il termine “spesa” si intende il costo dato ad un servizio offerto da un istituto ad un utente (l’apertura di un rapporto, la gestione di un portafoglio titoli, l’invio tramite posta dell’estratto conto periodico, ecc.), mentre con il termine “commissione” si intende un compenso / somma spettante all’intermediario (la banca) per l’esecuzione di una transazione (un bonifico, un cambio di un assegno, ecc.). Le spese più comuni che le banche ribaltano sul cliente sono: spese di apertura del conto, spese di chiusura, spese di gestione del conto, spese per operazione contabilizzata, spese per gestione dello scoperto di conto, spese connesse con l’istruttoria (apertura di pratiche) di fidi in conto corrente, spese per le operazioni di liquidazione trimestrale, spese postali in generale, ecc. Le voci di commissione più frequenti invece sono: commissione di massimo scoperto (comunemente indicata come CMS), commissione su accordato, commissione su bonifici, commissione su effetti presentati, commissione su assegni, ecc. Ogni prodotto offerto dalle banche contiene alcune di queste voci ed è quindi importante capire l’impatto sulle nostre finanze che si avrà ogni trimestre. A tutte queste voci va poi aggiunta l’imposta di bollo statale (e quindi non eliminabile) che attualmente ammonta a 34,20 euro all’anno per i conti intestati a persone fisiche e 73,80 euro all’anno per i conti intestati a persone giuridiche. Oltre a tenere bene in considerazione le spese e le commissioni presenti nel documento di sintesi e nel foglio di trasparenza del rapporto, bisogna osservare altre eventuali informazioni.
Tassi di interesse
Un conto corrente ha per definizione un tasso creditore ed un tasso debitore. Il tasso creditore corrisponde al tasso che l’istituto offre al cliente per le somme depositate in conto. Esso è quindi applicato ogni volta che il segno del conto è positivo. In questi casi si dice che il conto è in “avere” e quindi il tasso si chiama anche “tasso avere”. Nel caso in cui il conto vada in rosso, e quindi il saldo sia negativo, la banca applica un tasso debitore che generalmente è molto superiore al tasso creditore, e si definisce anche “tasso dare”. L’ammontare degli interessi calcolati (dare e avere) viene addebitato o accreditato ogni fine trimestre assieme alle spese sopra citate. La somma tra interessi e spese viene definito in termini bancari “competenze trimestrali”.
Conti a pacchetto
Alcune tipologie di conto corrente offorno, a fronte di un canone mensile fisso, la corresponsione di alcuni servizi ed operazioni. Per confrontare un conto a pacchetto con un conto tradizionale si deve quindi tenere in considerazione la differente modalità di calcolo delle spese e delle commissioni applicate.
Convenzioni
E’ sempre utile controllare che la banca non abbia un conto convenzionato con una determinata categoria professionale o una specifica tipologia di persone (ad esempio: medici, architetti, pensionati, studenti universitari, ecc.). In questo caso è probabile che la banca offra condizioni più favorevoli, a seconda delle convenzioni stipulate, come ad esempio un tasso più elevato o un canone mensile più basso.
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